L'esecuzione di parte della micropropagazione dei tessuti vegetali mediante un preparatore di terreni rappresenta un notevole risparmio di tempo e denaro. Ti diciamo perché.
La micropropagazione delle piante in vitro è un metodo utilizzato per clonare piante intere in modo asessuato. Dall’espianto di una pianta, che si tratti di foglie, steli, radici o semi, la pianta in questione viene replicata e poi coltivata nell’ambiente artificiale e controllato di un laboratorio.
In questo modo, non è più a spese del tempo e dei parassiti, tra gli altri elementi esterni, per passare a controllare aspetti come la temperatura, l’umidità o i nutrienti essenziali. Tutto il necessario per moltiplicare geneticamente piante di qualità uniforme e senza malattie. Piante identiche alla pianta campione da cui è stato prelevato l’espianto.
Vengono praticati due tipi di micropropagazione vegetale in vitro:
- Embriogenesi somatica: con questa tecnica si sviluppa un embrione senza l'unione e la fecondazione dei gameti.
- Organogenesi: per mezzo di una gemma si ottengono steli, radici o fiori che, a loro volta, creano più gemme.
Fasi di micropropagazione
Ricordiamo le fasi del processo di micropropagazione delle piante per evidenziare a che punto possiamo utilizzare un preparatore di terreni e ottimizzare così il flusso di lavoro operativo nei laboratori di coltura di tessuti vegetali:
1. Selezione
Prima di procedere alla micropropagazione è necessario scegliere la pianta da replicare, in generale, per il suo stato di crescita attiva con uno sviluppo sano e vigoroso e per le sue caratteristiche genotipiche e fenotipiche. Una volta scelta va introdotta in laboratorio o in serra in maniera scaglionata, per settimane o mesi. Al fine di ottenere una coltura asettica e priva di malattie.
2. Campionamento e coltura
Gli espianti della pianta selezionata vengono estratti, disinfettati per evitare che i microrganismi esistenti sulla superficie dei tessuti vegetali costituiscano un problema nelle fasi successive della micropropagazione. Successivamente, vengono posti in un terreno di coltura, che deve essere preventivamente sterilizzato perché è essenziale che questi campioni siano in condizioni asettiche in modo che non possano contrarre alcun tipo di contaminante.
È in questa fase che entra in gioco il preparatore di terreni, in quanto consente di preparare, sterilizzare, raffreddare e dispensare i terreni di coltura in un’unica unità e con un’eccellente riproducibilità da lotto a lotto. Attività che di solito vengono eseguite manualmente.
Avere un preparatore di terreni ti consentirà di aumentare la tua produttività, ridurre i costi, migliorare la qualità, avere manodopera disponibile per attività di maggior valore e, soprattutto, eliminare l’errore umano e ridurre al minimo i possibili incidenti.
3. Moltiplicazione
Già in un ambiente molto controllato e nel terreno di coltura, generalmente composto da acqua, macroelementi, microminerali, sostanze di crescita, vitamine, zucchero e un agente gelificante; la germinazione degli espianti è prevista in una o due settimane.
I germogli derivanti da detti espianti vengono separati e ricoltivati, sempre in condizioni sterili e in un terreno fresco, per indurre nuovi germogli. Questa operazione viene ripetuta fino al raggiungimento del numero di piante desiderato. Viene effettuata la subcoltura, la creazione di nuove piante (vitroplants) geneticamente identiche alla pianta madre dalle sue foglie, steli, radici o semi.
4. Allungamento e radicazione
I germogli ottenuti possono essere subcoltivati nei rispettivi terreni di coltura in modo che crescano e inizino ad attecchire fino a quando non sviluppano un apparato radicale e un’altezza adeguata per trasferirli in un substrato in condizioni di serra per il loro acclimatamento. Per realizzare questi nuovi terreni di cultura, possiamo contare ancora una volta sull’aiuto del preparatore di terreni.
E poi procedere alla radicazione, che consiste nell’applicare, in vitro o ex vitro, un agente radicante (prodotto chimico o naturale) per stimolare la crescita di radici e germogli.
In generale, vengono aggiunte auxine e/o gibberelline (GA). Il primo regolatore di sviluppo serve a favorire la formazione delle radici e il secondo all’allungamento delle piantine. Queste sostanze possono essere utilizzate singolarmente o in combinazione.
5. Acclimatazione e crescita
L’acclimatazione viene effettuata in modo che le piante si adattino all’ambiente esterno e vivano in condizioni naturali.
A seconda del sistema che utilizziamo per la radicazione, in vitro o ex vitro, questa fase sarà in un modo o nell’altro. Se lo facciamo in vitro, le giovani piante vengono spostate in serra perché necessitano di un ambiente adatto alla loro crescita. Tuttavia, se applichiamo il radicamento ex vitro, l’acclimatazione avviene contemporaneamente.
L’obiettivo di questa fase è quello di ottenere esemplari pronti per il trapianto definitivo in campo, vivaio o serra.
Vantaggi della micropropagazione
Come già saprai, i benefici della coltivazione in vitro delle piante sono molteplici, solo per ricordarne alcuni:
- Qualità del prodotto costante
- Moltiplicazione illimitata delle piante
- Piante identiche in tutti i loro caratteri (cloni)
- Produzione senza pesticidi
- Produzione senza OGM
- Piante senza malattie
- Aumento esponenziale della produzione
- Produzione veloce senza vincoli stagionali
- Risparmio di tempo e spazio
- Riduzione dei costi
- Conservazione a lungo termine del materiale vegetale
- Facilità di esportazione di piante in altri paesi senza necessità di quarantena
Migliori risultati con il preparatore di terreni RAYPA serie AE-MP
La micropropagazione delle piante in vitro è senza dubbio una tecnica con ottimi risultati a tutti i livelli. Tuttavia, può anche causare alcune battute d’arresto.
Come abbiamo già accennato, in caso di esecuzione manuale di parte del processo, il nostro laboratorio di tessuti vegetali può incontrare alcuni problemi, come infortuni sul lavoro, con le relative assenze per malattia, e/o contaminazione dei campioni.
Per evitare tali avversità ed essere in grado di automatizzare parte di questo processo, in RAYPA abbiamo creato la serie AE-MP di preparatori di terreni. Un’unica apparecchiatura per eseguire quattro processi: preparazione, sterilizzazione, raffreddamento e dispensazione di terreni vegetali.
Grazie al preparatore di terreni RAYPA AE-MP, sarai in grado di ottenere un terreno omogeneo e una manipolazione sicura, a causa della sua agitazione regolabile, della sua refrigerazione attiva e delle sue rigorose misure di sicurezza. In questo modo puoi garantire la qualità dei tuoi prodotti, con un’eccellente riproducibilità da lotto a lotto ed evitare possibili rischi e incidenti.